mercoledì 18 aprile 2012

Lo stato delle cose di Petardino Petardoni

considerazioni personali
di Petardino Petardoni 

C'è poco da dire ormai sono senza lavoro da novembre 2011 - laureato e abilitato e dopo 10 anni di libera professione lascio tutto per una mia passione il cinema e la scenografia con cui ottengo buoni risultati e anche qualche successo in campo nazionale - ma ho sempre rischiato personalmente non mi sono fatto molti "amici" sono sempre stato un rompiscatole perché esigevo che il lavoro venisse fatto bene e con regole chiare e sicure per me e per chi lavorava per me (una battaglia persa in partenza ma era giusta farla) ed ora sono allo stremmo (economicamente) la mia è una famiglia della buona borghesia che ha sempre affrontato la vita con sportività, senza mai farsi i conti in tasca ed ora rischiamo di andare in bancarotta per l'IMU, ma siamo pazzi! Mi devo vendere la casa per pagare le tasse, ma sono idioti! Giuro che quel pagliaccio di Mari-e-Monti non avrà il mio scalpo, mi viene da dire. - Io e la la mia famiglia abbiamo sempre pagato tasse e gabelli e non mi va per una cattiva gestione della classe dirigente nazionale e siciliana pagarne le conseguenze.
Ma cosa ancora dobbiamo subire per essere scossi e reagire? Fino a quando la privata convenienza ci drogherà tanto da non capire. Si deve reagire immediatamente siamo al punto di non ritorno.
Noi contribuenti abbiamo il coltello dalla parte del manico, loro gli altri il "governo dei miei stivali" lobbi e banchieri italian-stile che peste li colga. Noi dobbiamo insegnare, promuovere e propagandare la la disobbedienza del non ne possiamo più, ora basta, mai PIU' un soldo.
Promuoviamo uno sciopero fiscale ad oltranza, loro hanno bisogno di noi e non noi di loro!
Si devono abbassare le tasse, si deve abbassare l'IVA in Sicilia al 10%, si deve e si può abbassare il carburante in Sicilia, e poi vediamo se in Sicilia non tornano a fiorire le imprese ci pioverebbero sopra per potere lavorare da noi, invece le piccole, medie e grandi imprese muoiono o scappano, a discapito di mega centri commerciali che come grandi aspirapolveri risucchianno le ultime energie ed ora anche l'IKEA a Palermo!
Si probabilmente è un'utopia perché ci mancano senso civico, onestà, altruismo, e soprattutto fiducia in noi stessi.

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