sabato 24 novembre 2012

Diario di bordo - agosto 1981 - Prima parte


QUATTRO GIOVANI IN VISA

Km 15700   £ 15.000

Ore 17,40 del 14 agosto 1981. Stiamo lasciando Palermo. Siamo su una Citroen Visa Club PA 58.
Guida Mauro (OBELIX) accanto a sinistra siede Turbine, dietro di lui siede Zampa e accanto a lui Giusta.
Mentre Giusta tenta di rompere le scatole a me (Turbine), mi accingo a fare una lista  delle cose portate 1°  rotolo di carta igienica,  …………………….., una bottiglia di H2O Panna con tre Ceres sdivacate dentro una latta di olio, due scatoloni di arachidi, una caffettiera, una scatola di polenta, una pentola, una cucchiara di ligno, una bottiglia pelati, una borraccia, un termos, un fazzolettino per l’igiene intima della donna moderna, una salviettina cosmetica imbevuta di latte tonico, un sigaro, un pugno gomme da masticare e molte altre belle cose.

Un materasso matrimoniale, un bongos, un cappello da pistolero, due chitarre, due canadesi, quattro para di occhiali differenti e poi una collana Masai, 200 bastoncini di cotton fioc.
Ore 18,10 stiamo imboccando l’autostrada. Abbiamo incocciato un’apa targata PA74463 . Antonio (Zampa) si lamenta perché si sta staccando l’unghia del piede … adesso si è staccato.

Ore 19,20 riprendiamo l’autostrada dopo una sosta ad Aspra.
Ore 19,35 Area di servizio Caracolli

Km 15.768 - Parziale 000 - £ 30,000 Turbine e Marco -

Ore 22,30 siamo partiti da Santo Stefano di C. e ci hanno sgraffignato 25.500 lire in una trattoria di MERDA!
Stiamo ascoltando gli Alman Brother, Giusta è partita con disturbi di stomaco (stitichezza), li ha ancora – speriamo che cachi.
Ore 23,10 £ 7.000 benzina - km 103 parziali -

Ore 23,25 Giusva, Mauro e Zampa pisciano sotto la finestra di un tale che vede Giusta col sedere di fuori, siamo a Rocca di Capri Leone e riprendiamo l’autostrada (km 115 parziali)
Vai con la musica Lou reed in “Satellite of love”

Miracolo Antonio canta e si incanta (come la registrazione) sembra di aver accanto Lou Reed.
Ore 23,35 siamo in autostrada, all’altezza di Milazzo si è messo a piovere. Zampa e Marco si sono messi a parlare di sviluppo di fotografie. Giusta è in posizione yoga e mastica una ciungam.
Abbiamo appena oltrepassato lo Stretto e stiamo mangiando un bordello di orsacchiotti!
Mentre Giusta …, ascoltiamo una cassetta dei “Poco di Buono”.

Ore 3,00 cambio pilota - Zampa alla guida – finita l’autostrada prendiamo una provinciale che ci porta a Rosario e di la a Spilinga un altro paese.
Stiamo percorrendo una strada incredibile ora abbiamo visto un veicolo dopo mezzora di solitario tragitto.
Giunti alle 5,30 a Tropea cerchiamo un luogo solitario per dormire  è il mattino  del 15/8/81
Sta piovendo, appena appena alzato il sole ci siamo diretti verso il centro per fare colazione niente cornetti solo brioches e cappuccio, piove sempre ci mettiamo alla ricerca di un camping, dopo tre tentativi troviamo un camping “Paradise” un posto di merda, dopo due ore di ricerca per il posto, montiamo le tende  e si rimette a piovere (XXX!!! Bleee!). Ci andiamo a fare una doccia GHIACCIATA. Tutti e 4 nelle docce per donne!!!
Ora sono le 14,00 ci incamminiamo in macchina vero un posto isolato – ha smesso da poco di piovere.
Abbiamo preso un’autostoppista che va a Tropea dice che il camping dove è lei è buono 4.000 lire al giorno. Marco lupia e ci fa tornare indietro a Troppa per la pipetta.
Ho fame, ho sonno, voglio f…, voglio il sole, voglio C……
Mentre aspettavamo dei panini in una rosticceria si è rimesso a piovere fortissimo, siamo stati un casino di tempo in macchina a decidere se partire o no da Tropea poi siamo andati in tenda a dormire un po’.
Siamo scesi in paese e per £ 1.500 ci siamo fatti imbottire dei panini con un panino superpiccante, abbiamo preso la chitarra e i bongos e per lo sfacinnamento ci siamo messi ad attirare gente solo alcuni tipardi che si sono impossessati delle chitarre e strimpellano Pino Daniele gli America e qualche altro minchione.
Sono le 24,50 Zampa e Giusta tornano in questo momento con 2 ceres.
Vicino a noi c’è un po’ di gente un tipardo suona una canzonetta di Bennato.

seconda parte

venerdì 23 novembre 2012

E' nato.........
si è nato Edmond Dantès
visitatelo e commentatelo
ve ne prego
40 gg di indulgenza..........

mercoledì 21 novembre 2012

Senza Parole

senza parole

Ladri di democrazia

Le ricerche di Petardino Petardoni
ecco cosa ho trovato in rete dal blog di Carlo Cornaglia de  "il fatto quotidiano"

Ladri di democrazia

di |16 settembre 2012
Nell’indifferenza (o con la complicità?) degli ex grandi partiti
procede a grandi passi il progetto per un Monti bis
dopo le prossime elezioni. La politica è nuovamente pronta ad abdicare.

Ladri di democrazia
Monti esordì con una gran bugia:
Non è il governo dei poteri forti!
Anche se  Giorgio fu a farlo messia
nonché l’Europa a dargli i suoi supporti.
Per non citar le banche e i finanzieri
che, del rogo infernal primo motivo,
hanno visto arruolare fra i pompieri
chi fu nell’innescarlo molto attivo.
Han spento il fuoco grazie ai poveretti,
lavorator, precari, pensionati,
ma dei ricchi coi capital protetti
i tecnici si son dimenticati.
Così come di preti e casta infame
che han salvato i vantaggi ed i dané
senza soffrir del minimo gravame.
Mentre il Pd, il partito che non c’è,
non ha fatto mancare il suo sostegno
al governo che ha fatto del welfare
e dei diritti uno sterminio indegno,
salvando corruzione e malaffar.
Ciononostante il prode bocconiano
ha lamentato di subir dei torti
esclamando da tecno-sacrestano:
Ci hanno lasciato, ahimè i poteri forti!
Anche se Confindustria, Ue, finanza,
Caltagiron Casini, Madre Chiesa,
banche, giornali d’ogni militanza
nonché mezzo Pd han la pretesa
di un Monti bis che porti a salvamento
un povero paese disgraziato
che rischia di tornare in un momento
nell’inferno dal quale fu salvato.
Se chiedi a Monti lui risponde pronto:
Il mio impegno finisce a primavera
visto che dopo le elezioni smonto…
”,
aggiungendo in ipocrita maniera:
La fatica da far sarà ancor molta
e l’Europa mi sembra preoccupata
che dai politici venga stravolta
delle riforme la mia lenzuolata.

Ma una volta finito il mio lavoro
difenderò le azion del mio governo…!

Pur per Napolitan Monti è un tesoro
e sta brigando perché resti eterno.
Di Giorgio le istruzion lascian di stucco:
Nel cambiare la legge elettorale
deve essere studiato qualche trucco
che ci conduca a un equilibrio tale

che possa governar soltanto Monti!
Già tutto quanto ci han portato via
ed all’ultimo furto siamo pronti:
farci scippare la democrazia.

LA DEMOCRAZIA DEI LADRI

Le ricerche di Petardino Petardoni
ecco cosa ho trovato in rete dal blog di libero

LA DEMOCRAZIA DEI LADRI

Post n°303 pubblicato il 20 Settembre 2012 da r.capodimonte2009

A voglia a criticare il M5S perché Grillo e Casaleggio non sono “democratici”! A voglia sventolarlo ai quattro venti, a riempire le colonne dei quattro giornali di regime + i due berlusconiani, a voglia impegnare in dibattiti senza capo né coda intere filiere di professori, soloni, filosofi, capiredattori, esperti di filosofia, medaglie d’oro della Resistenza, tutti a sparlare del comico che sfida il moloch, ma poi…non è un democratico. A voglia comprarsi per trenta denari un povero disoccupato bolognese che Grillo ha fatto assurgere a consigliere regionale, a 3000 e al mese di stipendio, perché gli altri 12.000 glieli fa restituire, come Giovanni Favia!
Il vero problema che agita il paese, e le coscienze che ancora non sono nere o nerissime come le anime dei mestatori de La Repubblica o de Il Corriere, è quello che ci viene offerto, e per l’ennesima volta, sullo stato di fatto in cui si trovano i partiti tradizionali che si vorrebbero candidare a prendersi l’Italia per altri 5 anni! Qui non si tratta più neppure di democrazia o di Costituzione (parola tanto cara all’inquilino del Quirinale, che una volta tanto tace per decenza, lui che i partiti li ha sempre difesi e li difende!), ma di procedure penali, di galera, di ladrocinio, di uso truffaldino del denaro pubblico, che questi signori si suddividono in mazzette e si godono in festini e baccanali che neppure Trimalcione, nell’antica Roma decadente, arrivava a fare.
E non si salva proprio nessuno, diciamo nessuno, signor Presidente della Repubblica! Abbiamo cominciato con lo scandalo lombardo del PD con Penati, poi si è passati a quello UDC della sanità lombarda con la Fondazione Malgeri e il coinvolgimento di CL e Formigoni, seguito a ruota dalla batosta caduta sulla Lega dopo le confessioni di Belsito, e dall’amara vicenda rutelliana di mister Ligi (giustamente ritiratosi in convento), e ora la scopertura dei coperchi in casa PDL, con la vicenda Polverini-Fiorito. In mezzo a questi mega-scandali, in cui il denaro pubblico derubato ai pensionati e ai disoccupati dal Governo Monti e distribuito a pioggia a queste vere associazioni a delinquere, che sono diventate i partiti che lo reggono in Parlamento, diviene oggetto di accaparramento di menti criminali, in evidente collusione con i vertici (è inutile che la Magistratura, anch’essa collusa, faccia sempre due pesi e due misure, quelli di Sinistra non sapevano niente, quelli di Destra ci sono dentro fino al collo!), ci saranno per lo meno altre cinquanta inchieste minori che riguardano la corruzione, sempre a livello di partito, in campo locale! Da notare che, nell’ultimo caso, quello della Regione Lazio, si è voluto bloccare la Polverini (evidentemente per  coscienza, se non altro colpevole di scarsa attenzione!) nel dare le dimissioni, da parte di un Berlusconi mai tanto comico. Un Buster Keaton, che ha detto alla ex- sindacalista dell’UGL che se se ne fosse andata sbattendo la porta, il PDL avrebbe perso in dignità e autorevolezza. Invece gli scandali da basso impero nei quali è stato travolto il cavaliere, il PDL l’hanno esaltato? E la furia della gente, quella fatidica notte in cui fu costretto a lasciare il Governo, che lo coprì di sputi e monetine, ha favorito la dignità del Popolo delle Libertà? E che dire della pattuglia degli ex-An che fanno la voce grossa (il ruggito del topo), minacciano di andarsene, di mettere su un  partito nuovo, e poi ad un cenno del domatore, abbassano le criniere spelacchiate e ritornano a vegetare in Parlamento, sperando in un impossibile inciucio?
Insomma è tutto il sistema da coprire con un velo di vergogne, e abbatterlo, pietra su pietra, dal palazzaccio dell’ex-re, alle nicchie dove si nasconde l’immondizia più fetente, le sedi principesche dei partiti, fino ai palazzi parlamentari, della giustizia corrotta, e del fisco rapace, che stanno umiliando la nazione e irretendo il popolo italiano, ed esaltando ovviamente i privilegiati e le caste.
Ci provino adesso a sparlare della cosiddetta “antipolitica”: ci rivolgiamo alla gente che ancora ha un barlume di coscienza e un po’ di sangue nelle vene: abbandonate immediatamente i partiti tradizionali, che ormai sono soltanto nidi di lupi affamati e iene, correte nelle file della vera opposizione, non importa quale sia, ma che sia la più cattiva nel voler scardinare il sistema. Ne va di mezzo il futuro dei nostri figli e nipoti.
Un esempio? Monti e i suoi scherani, Passera e Fornero, hanno immediatamente abboccato all’alzata di testa di Marchionne, che minacciava di fare le valigie dall’Italia, e subito il rasposo personaggio ha buttato giù la lista delle richieste, che più che altro è una lista della spesa. Per l’Italia. La quale, per cinquant’anni, ha “regalato” alla Fiat migliaia di miliardi, illudendosi che la famiglia Agnelli li mettesse in investimenti. Ogni Governo succedutosi in questo lungo periodo “ha dato” come direbbe Totò, e la Fiat è “andata” sempre peggio. Prendeva i contributi (specie quelli della Cassa del Mezzogiorno, in quantità tali che oggi quella sfortunata zona del Paese potrebbe navigare nell’oro!), apriva le fabbriche e poi andava in crisi e metteva gli operai in cassa integrazione, Oggi alla Camusso che strilla, bisognerebbe ricordare che personaggi come Lama, Trentin, Cofferati sottoscrissero i patti leonini con Agnelli senza colpo ferire, proprio grazie alla concertazione, cioè alla “spartizione”!
Oggi Marchionne ripete le richieste di sempre: avere altri soldi dallo Stato o lui chiuderà i battenti. Vuole prepensionamenti, cioè altri migliaia e migliaia di esodati da mantenere a spese dell’Inps; vuole l’energia a prezzo politico, mentre quando lo chiedono quelli dell’Alcoa, Passera dice che è una bestemmia; vuole che lo Stato sostituisca tutta la flotta delle auto (circa 100.000) con auto Fiat. E all’orecchio di Monti chiederà anche che le accise sulla benzina siano abbassate, perché altrimenti la gente in macchina non ci andrà più. Così, dopo anni e anni di battaglie da parte delle associazioni dei consumatori per avere dallo Stato e dai petrolieri, che finanziano i nostri governanti sotto banco, un po’ di giustizia, Marchionne, col suo maglioncino blu, otterrà il dovuto, senza se e senza ma.
Riccardo Scagnoli

http://blog.libero.it/italiadoc/11589506.html