immagini in movimento # 001
lunedì 17 dicembre 2012
sabato 8 dicembre 2012
Diario di bordo - agosto 1981 - seconda parte
Diario di bordo - agosto 1981 - seconda parte
Continua Giusva: La ceres è buona, ne ho già bevute 2. Abbiamo suonato noi i “Poco di Buono” le solite canzoni del nostro repertorio. Filippo e Mauro se ne vogliono andare in tenda a dormire, ma a me non va perché non ho sonno però se ci vado mi addormento. Buonanotte!
Continua Giusva: La ceres è buona, ne ho già bevute 2. Abbiamo suonato noi i “Poco di Buono” le solite canzoni del nostro repertorio. Filippo e Mauro se ne vogliono andare in tenda a dormire, ma a me non va perché non ho sonno però se ci vado mi addormento. Buonanotte!
Riprende
Turbine mi ero dimenticato di scrivere che abbiamo incontrato ADRIANO – con un
suo amico che dopo essere stati in Sardegna
e in Sila erano arrivati a Tropea in motore e bagnati “fracidi” poi li
abbiamo persi di vista chissà forse domani li incontreremo.
Il
tempo pare si sia rimesso al bello e stasera si potrà vedere la luna, che è
piena, troppo importante!!!
Se
sarem0o fortunati domani il sole splenderà caldo e potrà asciugare il terreno,
la tenda e due asciugamani puliti che quella cernia di Zampa ha lasciato fuori
mentre eravamo in tenda e si è messo a sdilluviare (io il mio lo ho messo in
tenda prima che piovesse).
Sta
sera Zampa ha deluso col suo scarso repertorio e con la sua scarsa tecnica, due
tipi milanesi, i loro nomi iniziano per M. si erano avvicinati per ascoltare un
po’ il suono schifoso della sua chitarra e dei miei bongos.
Ascolto
in questo momento musica brasiliana e non so più cosa scrivere e il foglio è
quasi finito penso che sia impossibile cominciarne un altro quindi penso a … e
buona notte!
Giorno
16
Siamo
ancora a Tropea, oggi siamo andati a mare e abbiamo scattato un bordello di
foto, poi siamo andati in paese per acquistare un forellino ma i negozi erano
chiusi e nell’attesa abbiamo scritto alcune cartoline.
Di
pomeriggio ho cucinato gli spaghetti troppo buoni, Zampa e Filo (turbine)
dicono che nemmeno a casa mangiano spaghetti così buoni e poi io sono una dea a
cucinare. Dimenticavo Mauro ha comprato un paio di zoccoli uno scolapasta e due
stuoie indiane, ha la mania di comprare, compra tutto quello che vede.
Abbiamo
deciso di andare via, porca puttana proprio adesso che c’è la festa, io
preferisco andarmene domani.
Continua
Turbine
Giorno
16/8/81
Siamo
già partiti da Tropea da pochi minuti, siamo sull’autostrada che ci porterà a
Salerno sono le 23,15 (325 Km).
Siamo
tutti un po’ stanchi e la musica di Bob Dylan ci rende un po’ nostalgici
comunque fra pochi chilometri incontreremo un’area di servizio, ci prenderemo
un caffè, in effetti Tropea non era tanto male avevamo conosciuto un napoletano
che conosceva un casino di canzoni con la chitarra e diceva di avere suonato
(il basso) con Loredana Bertè ed era stato in America.
Ore
23,45 Km
parziali 400 benzina £ 22.000 Zampa
All’area
di servizio Giusva rischia di farci fare tombola per un pacco di “Treets” –
fortunatamente Mauro accomoda tutto.
Ore
3,15 giorno 17
Km
632 parziali £ 15.000 Mauro
Km
730 parziali £ 12.000 7 Mauro 5 Zampa
Giorno
17/8/81 ore 16,00
Abbiamo
appena terminato di mangiare (spaghetti), siamo arrivati sul Gargano 9,00
camping baia di …..e Giusva e Mauro sono scesi al bar del camping e mentre mi
fumo un sicario, Zampa suona.
Stamani
siamo arrivati al camping qui a “Pugno Chiuso” nel Gargano un bel posto peccato
che non avendo chiuso occhio per 24 ore avevamo tutti i nervi a fior di pelle e
non abbiamo fatto altro che aggaddarci tra di noi fino all’una e mezzo, prima
per i oposti in macchina, poi per il camping, poi per la posizione della tenda,
poi per gli occhiali da sole ed infine per il mare e per mangiare; cioè un gran
casino.
Prima
a Tropea troppa pioggia ora qui troppo sole!
MINCHIA
HO FINITO IL SIGARO!
sabato 24 novembre 2012
Diario di bordo - agosto 1981 - Prima parte
QUATTRO GIOVANI IN VISA
Km
15700 £ 15.000
Guida
Mauro (OBELIX) accanto a sinistra siede Turbine, dietro di lui siede Zampa e
accanto a lui Giusta.
Mentre
Giusta tenta di rompere le scatole a me (Turbine), mi accingo a fare una
lista delle cose portate 1° rotolo di carta igienica, …………………….., una bottiglia di H2O Panna con
tre Ceres sdivacate dentro una latta di olio, due scatoloni di arachidi, una
caffettiera, una scatola di polenta, una pentola, una cucchiara di ligno, una
bottiglia pelati, una borraccia, un termos, un fazzolettino per l’igiene intima
della donna moderna, una salviettina cosmetica imbevuta di latte tonico, un
sigaro, un pugno gomme da masticare e molte altre belle cose.
Un
materasso matrimoniale, un bongos, un cappello da pistolero, due chitarre, due
canadesi, quattro para di occhiali differenti e poi una collana Masai, 200
bastoncini di cotton fioc.
Ore 18,10 stiamo imboccando l’autostrada. Abbiamo incocciato un’apa
targata PA74463 . Antonio (Zampa) si lamenta perché si sta staccando l’unghia
del piede … adesso
si è staccato.
Ore
19,20 riprendiamo l’autostrada dopo una sosta ad Aspra.
Ore
19,35 Area di servizio Caracolli
Km
15.768 - Parziale
000 - £
30,000 Turbine e Marco -
Ore
22,30 siamo partiti da Santo Stefano di C. e ci hanno sgraffignato 25.500 lire
in una trattoria di MERDA!
Stiamo
ascoltando gli Alman Brother, Giusta è partita con disturbi di stomaco
(stitichezza), li ha ancora – speriamo che cachi.
Ore
23,10 £ 7.000 benzina - km
103 parziali -
Ore
23,25 Giusva, Mauro e Zampa pisciano sotto la finestra di un tale che vede
Giusta col sedere di fuori, siamo a Rocca di Capri Leone e riprendiamo
l’autostrada (km 115 parziali)
Vai
con la musica Lou reed in “Satellite of love”
Miracolo
Antonio canta e si incanta (come la registrazione) sembra di aver accanto Lou
Reed.
Ore
23,35 siamo in autostrada, all’altezza di Milazzo si è messo a piovere. Zampa e
Marco si sono messi a parlare di sviluppo di fotografie. Giusta è in posizione
yoga e mastica una ciungam.
Abbiamo
appena oltrepassato lo Stretto e stiamo mangiando un bordello di orsacchiotti!
Mentre
Giusta …, ascoltiamo una cassetta dei “Poco di Buono”.
Ore
3,00 cambio pilota - Zampa alla guida – finita l’autostrada prendiamo una
provinciale che ci porta a Rosario e di la a Spilinga un altro paese.
Stiamo
percorrendo una strada incredibile ora abbiamo visto un veicolo dopo mezzora di
solitario tragitto.
Giunti
alle 5,30 a
Tropea cerchiamo un luogo solitario per dormire
è il mattino del 15/8/81
Sta
piovendo, appena appena alzato il sole ci siamo diretti verso il centro per
fare colazione niente cornetti solo brioches e cappuccio, piove sempre ci
mettiamo alla ricerca di un camping, dopo tre tentativi troviamo un camping
“Paradise” un posto di merda, dopo due ore di ricerca per il posto, montiamo le
tende e si rimette a piovere (XXX!!! Bleee!). Ci andiamo a fare una doccia GHIACCIATA. Tutti e 4
nelle docce per donne!!!
Ora
sono le 14,00 ci incamminiamo in macchina vero un posto isolato – ha smesso da
poco di piovere.
Abbiamo
preso un’autostoppista che va a Tropea dice che il camping dove è lei è buono
4.000 lire al giorno. Marco lupia e ci fa tornare indietro a Troppa per la
pipetta.
Ho
fame, ho sonno, voglio f…, voglio il sole, voglio C……
Mentre
aspettavamo dei panini in una rosticceria si è rimesso a piovere fortissimo,
siamo stati un casino di tempo in macchina a decidere se partire o no da Tropea
poi siamo andati in tenda a dormire un po’.
Siamo
scesi in paese e per £ 1.500 ci siamo fatti imbottire dei panini con un panino
superpiccante, abbiamo preso la chitarra e i bongos e per lo sfacinnamento ci
siamo messi ad attirare gente solo alcuni tipardi che si sono impossessati
delle chitarre e strimpellano Pino Daniele gli America e qualche altro
minchione.
Sono
le 24,50 Zampa e Giusta tornano in questo momento con 2 ceres.
venerdì 23 novembre 2012
E' nato.........
si è nato Edmond Dantès
visitatelo e commentatelo
ve ne prego
40 gg di indulgenza..........
si è nato Edmond Dantès
visitatelo e commentatelo
ve ne prego
40 gg di indulgenza..........
mercoledì 21 novembre 2012
Ladri di democrazia
Le ricerche di Petardino Petardoni
ecco cosa ho trovato in rete dal blog di Carlo Cornaglia de "il fatto quotidiano"
Nell’indifferenza (o con la complicità?) degli ex grandi partiti
procede a grandi passi il progetto per un Monti bis
dopo le prossime elezioni. La politica è nuovamente pronta ad abdicare.
Ladri di democrazia
Monti esordì con una gran bugia:
“Non è il governo dei poteri forti!”
Anche se Giorgio fu a farlo messia
nonché l’Europa a dargli i suoi supporti.
Per non citar le banche e i finanzieri
che, del rogo infernal primo motivo,
hanno visto arruolare fra i pompieri
chi fu nell’innescarlo molto attivo.
Han spento il fuoco grazie ai poveretti,
lavorator, precari, pensionati,
ma dei ricchi coi capital protetti
i tecnici si son dimenticati.
Così come di preti e casta infame
che han salvato i vantaggi ed i dané
senza soffrir del minimo gravame.
Mentre il Pd, il partito che non c’è,
non ha fatto mancare il suo sostegno
al governo che ha fatto del welfare
e dei diritti uno sterminio indegno,
salvando corruzione e malaffar.
Ciononostante il prode bocconiano
ha lamentato di subir dei torti
esclamando da tecno-sacrestano:
“Ci hanno lasciato, ahimè i poteri forti!”
Anche se Confindustria, Ue, finanza,
Caltagiron Casini, Madre Chiesa,
banche, giornali d’ogni militanza
nonché mezzo Pd han la pretesa
di un Monti bis che porti a salvamento
un povero paese disgraziato
che rischia di tornare in un momento
nell’inferno dal quale fu salvato.
Se chiedi a Monti lui risponde pronto:
“Il mio impegno finisce a primavera
visto che dopo le elezioni smonto…”,
aggiungendo in ipocrita maniera:
“La fatica da far sarà ancor molta
e l’Europa mi sembra preoccupata
che dai politici venga stravolta
delle riforme la mia lenzuolata.
Ma una volta finito il mio lavoro
difenderò le azion del mio governo…!”
Pur per Napolitan Monti è un tesoro
e sta brigando perché resti eterno.
Di Giorgio le istruzion lascian di stucco:
“Nel cambiare la legge elettorale
deve essere studiato qualche trucco
che ci conduca a un equilibrio tale
che possa governar soltanto Monti!”
Già tutto quanto ci han portato via
ed all’ultimo furto siamo pronti:
farci scippare la democrazia.
ecco cosa ho trovato in rete dal blog di Carlo Cornaglia de "il fatto quotidiano"
Ladri di democrazia
procede a grandi passi il progetto per un Monti bis
dopo le prossime elezioni. La politica è nuovamente pronta ad abdicare.
Ladri di democrazia
Monti esordì con una gran bugia:
“Non è il governo dei poteri forti!”
Anche se Giorgio fu a farlo messia
nonché l’Europa a dargli i suoi supporti.
Per non citar le banche e i finanzieri
che, del rogo infernal primo motivo,
hanno visto arruolare fra i pompieri
chi fu nell’innescarlo molto attivo.
Han spento il fuoco grazie ai poveretti,
lavorator, precari, pensionati,
ma dei ricchi coi capital protetti
i tecnici si son dimenticati.
Così come di preti e casta infame
che han salvato i vantaggi ed i dané
senza soffrir del minimo gravame.
Mentre il Pd, il partito che non c’è,
non ha fatto mancare il suo sostegno
al governo che ha fatto del welfare
e dei diritti uno sterminio indegno,
salvando corruzione e malaffar.
Ciononostante il prode bocconiano
ha lamentato di subir dei torti
esclamando da tecno-sacrestano:
“Ci hanno lasciato, ahimè i poteri forti!”
Anche se Confindustria, Ue, finanza,
Caltagiron Casini, Madre Chiesa,
banche, giornali d’ogni militanza
nonché mezzo Pd han la pretesa
di un Monti bis che porti a salvamento
un povero paese disgraziato
che rischia di tornare in un momento
nell’inferno dal quale fu salvato.
Se chiedi a Monti lui risponde pronto:
“Il mio impegno finisce a primavera
visto che dopo le elezioni smonto…”,
aggiungendo in ipocrita maniera:
“La fatica da far sarà ancor molta
e l’Europa mi sembra preoccupata
che dai politici venga stravolta
delle riforme la mia lenzuolata.
Ma una volta finito il mio lavoro
difenderò le azion del mio governo…!”
Pur per Napolitan Monti è un tesoro
e sta brigando perché resti eterno.
Di Giorgio le istruzion lascian di stucco:
“Nel cambiare la legge elettorale
deve essere studiato qualche trucco
che ci conduca a un equilibrio tale
che possa governar soltanto Monti!”
Già tutto quanto ci han portato via
ed all’ultimo furto siamo pronti:
farci scippare la democrazia.
LA DEMOCRAZIA DEI LADRI
Le ricerche di Petardino Petardoni
ecco cosa ho trovato in rete dal blog di libero
Post n°303 pubblicato il 20 Settembre 2012 da r.capodimonte2009
A voglia a criticare il M5S perché Grillo e
Casaleggio non sono “democratici”! A voglia sventolarlo ai quattro
venti, a riempire le colonne dei quattro giornali di regime + i due
berlusconiani, a voglia impegnare in dibattiti senza capo né coda
intere filiere di professori, soloni, filosofi, capiredattori, esperti
di filosofia, medaglie d’oro della Resistenza, tutti a sparlare del
comico che sfida il moloch, ma poi…non è un democratico. A voglia
comprarsi per trenta denari un povero disoccupato bolognese che Grillo
ha fatto assurgere a consigliere regionale, a 3000 e al mese di
stipendio, perché gli altri 12.000 glieli fa restituire, come Giovanni
Favia!
Ci
provino adesso a sparlare della cosiddetta “antipolitica”: ci
rivolgiamo alla gente che ancora ha un barlume di coscienza e un po’ di
sangue nelle vene: abbandonate immediatamente i partiti tradizionali,
che ormai sono soltanto nidi di lupi affamati e iene, correte nelle
file della vera opposizione, non importa quale sia, ma che sia la più
cattiva nel voler scardinare il sistema. Ne va di mezzo il futuro dei
nostri figli e nipoti.
http://blog.libero.it/italiadoc/11589506.html
ecco cosa ho trovato in rete dal blog di libero
LA DEMOCRAZIA DEI LADRI
Il vero problema che agita
il paese, e le coscienze che ancora non sono nere o nerissime come le
anime dei mestatori de La Repubblica o de Il Corriere, è quello che ci
viene offerto, e per l’ennesima volta, sullo stato di fatto in cui si
trovano i partiti tradizionali che si vorrebbero candidare a prendersi
l’Italia per altri 5 anni! Qui non si tratta più neppure di democrazia
o di Costituzione (parola tanto cara all’inquilino del Quirinale, che
una volta tanto tace per decenza, lui che i partiti li ha sempre difesi
e li difende!), ma di procedure penali, di galera, di ladrocinio, di
uso truffaldino del denaro pubblico, che questi signori si suddividono
in mazzette e si godono in festini e baccanali che neppure Trimalcione,
nell’antica Roma decadente, arrivava a fare.
E
non si salva proprio nessuno, diciamo nessuno, signor Presidente della
Repubblica! Abbiamo cominciato con lo scandalo lombardo del PD con
Penati, poi si è passati a quello UDC della sanità lombarda con la
Fondazione Malgeri e il coinvolgimento di CL e Formigoni, seguito a
ruota dalla batosta caduta sulla Lega dopo le confessioni di Belsito, e
dall’amara vicenda rutelliana di mister Ligi (giustamente ritiratosi in
convento), e ora la scopertura dei coperchi in casa PDL, con la vicenda
Polverini-Fiorito. In mezzo a questi mega-scandali, in cui il denaro
pubblico derubato ai pensionati e ai disoccupati dal Governo Monti e
distribuito a pioggia a queste vere associazioni a delinquere, che sono
diventate i partiti che lo reggono in Parlamento, diviene oggetto di accaparramento di menti criminali, in evidente collusione con i vertici
(è inutile che la Magistratura, anch’essa collusa, faccia sempre due
pesi e due misure, quelli di Sinistra non sapevano niente, quelli di
Destra ci sono dentro fino al collo!), ci saranno per lo meno altre
cinquanta inchieste minori che riguardano la corruzione, sempre a
livello di partito, in campo locale! Da notare che, nell’ultimo caso,
quello della Regione Lazio, si è voluto bloccare la Polverini
(evidentemente per coscienza, se non altro colpevole di
scarsa attenzione!) nel dare le dimissioni, da parte di un Berlusconi
mai tanto comico. Un Buster Keaton, che ha detto alla ex- sindacalista
dell’UGL che se se ne fosse andata sbattendo la porta, il PDL avrebbe
perso in dignità e autorevolezza. Invece gli scandali da basso impero
nei quali è stato travolto il cavaliere, il PDL l’hanno esaltato? E la
furia della gente, quella fatidica notte in cui fu costretto a lasciare
il Governo, che lo coprì di sputi e monetine, ha favorito la dignità
del Popolo delle Libertà? E che dire della pattuglia degli ex-An che
fanno la voce grossa (il ruggito del topo), minacciano di andarsene, di
mettere su un partito nuovo, e poi ad un cenno del
domatore, abbassano le criniere spelacchiate e ritornano a vegetare in
Parlamento, sperando in un impossibile inciucio?
Insomma
è tutto il sistema da coprire con un velo di vergogne, e abbatterlo,
pietra su pietra, dal palazzaccio dell’ex-re, alle nicchie dove si
nasconde l’immondizia più fetente, le sedi principesche dei partiti,
fino ai palazzi parlamentari, della giustizia corrotta, e del fisco
rapace, che stanno umiliando la nazione e irretendo il popolo italiano,
ed esaltando ovviamente i privilegiati e le caste.
Un
esempio? Monti e i suoi scherani, Passera e Fornero, hanno
immediatamente abboccato all’alzata di testa di Marchionne, che
minacciava di fare le valigie dall’Italia, e subito il rasposo
personaggio ha buttato giù la lista delle richieste, che più che altro
è una lista della spesa. Per l’Italia. La quale, per cinquant’anni, ha
“regalato” alla Fiat migliaia di miliardi, illudendosi che la famiglia
Agnelli li mettesse in investimenti. Ogni Governo succedutosi in questo
lungo periodo “ha dato” come direbbe Totò, e la Fiat è “andata” sempre
peggio. Prendeva i contributi (specie quelli della Cassa del
Mezzogiorno, in quantità tali che oggi quella sfortunata zona del Paese
potrebbe navigare nell’oro!), apriva le fabbriche e poi andava in crisi
e metteva gli operai in cassa integrazione, Oggi alla Camusso che
strilla, bisognerebbe ricordare che personaggi come Lama, Trentin,
Cofferati sottoscrissero i patti leonini con Agnelli senza colpo
ferire, proprio grazie alla concertazione, cioè alla “spartizione”!
Oggi
Marchionne ripete le richieste di sempre: avere altri soldi dallo Stato
o lui chiuderà i battenti. Vuole prepensionamenti, cioè altri migliaia
e migliaia di esodati da mantenere a spese dell’Inps; vuole l’energia a
prezzo politico, mentre quando lo chiedono quelli dell’Alcoa, Passera
dice che è una bestemmia; vuole che lo Stato sostituisca tutta la
flotta delle auto (circa 100.000) con auto Fiat. E
all’orecchio di Monti chiederà anche che le accise sulla benzina siano
abbassate, perché altrimenti la gente in macchina non ci andrà più.
Così, dopo anni e anni di battaglie da parte delle associazioni dei
consumatori per avere dallo Stato e dai petrolieri, che finanziano i
nostri governanti sotto banco, un po’ di giustizia, Marchionne, col suo
maglioncino blu, otterrà il dovuto, senza se e senza ma.
Riccardo Scagnoli
http://blog.libero.it/italiadoc/11589506.html
mercoledì 30 maggio 2012
Date Storiche # 0002
23 maggio 2012
Palermo
20 anni dalla strage
c'eravamo tutti
a proposito ho visto il film di Ferrara "Giovanni Falcone " del 1993, appena un anno dopo la strage di capaci.credo che sia il film migliore che sia mai stato fatto su questo argomento, chiaro, esatto, tremendamente freddo e drammatico, cronistoria con una grande regia e senso cinematografico,e una stupenda interpretazione di Michele Placido (Giovanni Falcone) e Giancarlo Giannini (Paolo Borsellino) che oltre la incredibile somiglianza ne colgono il senso più profondo e intimo di questi due uomini decisi a raggiungere lo scopo che si erano prefissati.
Guida alla Lettura - i miei preferiti
venerdì 18 maggio 2012
Date Storiche # 0001
Giovanni Falcone (Palermo, 18 maggio 1939 – Palermo, 23 maggio 1992) è stato un magistrato italiano. Assassinato insieme alla moglie e alla scorta dalla mafia, è considerato un eroe italiano, come Paolo Borsellino, di cui fu amico e collega.
in queste poche parole wiki esprime lo sconforto per quello che è stato fato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino -
in queste poche parole wiki esprime lo sconforto per quello che è stato fato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino -
mercoledì 9 maggio 2012
Natura Morta
Monti - Berlusconi -
da un estremo all'altro -
questa nazione è alla frutta -
Si parla di salvare L'Italia -
ma non si sa che fine faranno gli
italiani -
a me sembra che ormai siamo considerati sacrificabili -
la
classe politica europea come quella italiana, ha paura che l'Italia
vada al voto -
ha paura di essere spazzata via da una rivoluzione
democratica -
da pensieri in libertà
di Petardino Petardoni
mercoledì 2 maggio 2012
Guida alla Lettura - i miei preferiti
ritornando ai libri da leggere
mi viene in mente lo spettacolo di Marco Paolini su Galileo Galilei trasmesso dalla "7"
sicuramente da non perdere.
così stimolato voglio consigliare di leggere Galileo:
- "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo", Firenze, 1632
- Due nuove scienze - "Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla meccanica e i movimenti locali", Leida, 1638.
se li leggete fatemelo sapere - grazie e a presto
mi viene in mente lo spettacolo di Marco Paolini su Galileo Galilei trasmesso dalla "7"
sicuramente da non perdere.
così stimolato voglio consigliare di leggere Galileo:
- "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo", Firenze, 1632
- Due nuove scienze - "Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla meccanica e i movimenti locali", Leida, 1638.
se li leggete fatemelo sapere - grazie e a presto
Precisazione su Blog Grillo
da Petardino Petardoni
così leggo così scrivo
Precisazione su Blog Grillo
La mafia ha tutto l’interesse a mantenere in vita le sue vittime. Le
sfrutta, le umilia, le spreme, ma le uccide solo se è necessario per
ribadire il suo dominio nel territorio. Senza vittime, senza pizzo e
senza corruzione come farebbe infatti a prosperare? La finanza
internazionale non si fa di questi problemi. Le sue vittime, gli Stati,
possono deperire e anche morire. Gli imprenditori possono suicidarsi
come in Grecia e in Italia. Spolpato uno Stato si spostano nel
successivo. Questo è il senso delle mie parole di ieri a Palermo. Honi
soit qui mal y pense
—————
Il Movimento 5 Stelle contro le mafie
di Dalila Nesci e Azzurra Cancelleri 30 aprile 2012
L’impegno antimafia del Movimento Cinque Stelle, soprattutto a Palermo, è incontestabile. Siamo gli unici ad aver chiesto alla Regione Siciliana di costituirsi parte civile in caso di rinvio a giudizio di Raffaele Lombardo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Solo in seguito alla nostra iniziativa “Chiediamo i danni a cosa nostra” la Sicilia si è dotata di una legge che obbliga la Regione a costituirsi parte civile nei processi di mafia che coinvolgono i pubblici amministratori. Siamo gli unici che pubblicano sul proprio sito web i casellari giudiziali dei candidati, tutte persone al di sopra di ogni sospetto, al contrario di altri che ostentano indagati e addirittura arrestati.
Ancora una volta abbiamo avuto la conferma che ci sono mezzi di “informazione” che tentano solo di denigrare il Movimento. Beppe Grillo nei suoi interventi utilizza spesso dei paradossi ed estrapolare una frase dal contesto è pretestuoso oltre che ridicolo: la dichiarazione che alcuni hanno contestato, fa infatti parte di un ragionamento molto più ampio e complesso. D’altra parte le nostre azioni parlano chiaro, essendo certi che le mafie siano il cancro che strangola l’economia legale e priva i cittadini di diritti e libertà.
Stiamo lottando per uno Stato che, piuttosto che limitarsi a contenere il fenomeno mafioso, vi si opponga con tutte le sue forze. Purtroppo vi sono parti dello Stato, i partiti in primis, che millantano un impegno antimafia ma ancora oggi non fanno nulla per contrastare i rapporti tra mafia e politica, candidando persone indagate e condannate anche per reati gravi. Ancora oggi, ad esempio, non hanno preso alcuna posizione sulla gravissima trattativa mafia-Stato, la cui verità sta oggi emergendo solo grazie all’impegno della procure di Palermo, Caltanissetta e Firenze.
Rivendichiamo, quindi, il nostro impegno indiscusso a difesa della legalità, delle vittime del fenomeno mafioso e di chi vi si oppone, dai cittadini ai magistrati.
Così il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle a margine dell’evento in Piazza Croci a cui ha partecipato Beppe Grillo e migliaia di cittadini palermitani.
L’impegno antimafia del Movimento Cinque Stelle, soprattutto a Palermo, è incontestabile. Siamo gli unici ad aver chiesto alla Regione Siciliana di costituirsi parte civile in caso di rinvio a giudizio di Raffaele Lombardo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Solo in seguito alla nostra iniziativa “Chiediamo i danni a cosa nostra” la Sicilia si è dotata di una legge che obbliga la Regione a costituirsi parte civile nei processi di mafia che coinvolgono i pubblici amministratori. Siamo gli unici che pubblicano sul proprio sito web i casellari giudiziali dei candidati, tutte persone al di sopra di ogni sospetto, al contrario di altri che ostentano indagati e addirittura arrestati.
Ancora una volta abbiamo avuto la conferma che ci sono mezzi di “informazione” che tentano solo di denigrare il Movimento. Beppe Grillo nei suoi interventi utilizza spesso dei paradossi ed estrapolare una frase dal contesto è pretestuoso oltre che ridicolo: la dichiarazione che alcuni hanno contestato, fa infatti parte di un ragionamento molto più ampio e complesso. D’altra parte le nostre azioni parlano chiaro, essendo certi che le mafie siano il cancro che strangola l’economia legale e priva i cittadini di diritti e libertà.
Stiamo lottando per uno Stato che, piuttosto che limitarsi a contenere il fenomeno mafioso, vi si opponga con tutte le sue forze. Purtroppo vi sono parti dello Stato, i partiti in primis, che millantano un impegno antimafia ma ancora oggi non fanno nulla per contrastare i rapporti tra mafia e politica, candidando persone indagate e condannate anche per reati gravi. Ancora oggi, ad esempio, non hanno preso alcuna posizione sulla gravissima trattativa mafia-Stato, la cui verità sta oggi emergendo solo grazie all’impegno della procure di Palermo, Caltanissetta e Firenze.
Rivendichiamo, quindi, il nostro impegno indiscusso a difesa della legalità, delle vittime del fenomeno mafioso e di chi vi si oppone, dai cittadini ai magistrati.
Così il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle a margine dell’evento in Piazza Croci a cui ha partecipato Beppe Grillo e migliaia di cittadini palermitani.
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Nuti dà ragione a Grillo: “Frase presa fuori contesto”
Nuti dà ragione a Grillo: “Frase presa fuori contesto”
——–
———
——–
« L’altro giorno a Palermo, almeno a leggere i giornali e i commenti
sdegnati (persino di Fiorello), l’ha detta grossa: “La mafia non
uccide, lo Stato sì”. I parenti delle vittime di mafia, appositamente
fuorviati dalla disinformazione, sono insorti, e giustamente.
Se Grillo avesse davvero detto che la mafia non uccide, avrebbero avuto ragione da vendere.
Ma, per fortuna, non l’ha mai detto.
Ha azzardato un altro paradosso. Prima ha osservato che “un governo
di transizione avrebbe dovuto fermare il debito pubblico e mettere un
taglio alle pensioni d’oro, massimo 5 mila euro, e il resto investirlo
per trattenere i nostri giovani ricercatori che fuggono all’estero “.
Poi ha aggiunto: “La mafia non ha mai strangolato il proprio cliente:
gli prende il pizzo del 10%. Qui la mafia (intesa come il governo che
porta molti imprenditori e lavoratori al suicidio, ndr) strangola le
proprie vittime”.
Il senso della provocazione era chiarissimo, e lo stesso Grillo l’ha
precisato ieri sul blog per i duri di cervice: “La mafia ha tutto
l’interesse a mantenere in vita le sue vittime. Le sfrutta, le umilia,
le spreme, ma le uccide solo se è necessario per ribadire il suo
dominio nel territorio. Senza vittime, senza pizzo e senza corruzione
come farebbe infatti a prosperare? La finanza internazionale non si fa
di questi problemi. Le sue vittime, gli Stati, possono deperire e
morire. Gli imprenditori possono suicidarsi come in Grecia e in Italia.
Spolpato uno Stato, si spostano nel successivo”. Eppure ai partitanti
di destra, centro e sinistra non è parso vero di potergli dare,
oltreché del demagogo, antipolitico, fascista, nazista, anche del
mafioso. Manca soltanto piduista, ma ci arriveremo. »
Marco Travaglio
Marco Travaglio
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mercoledì 25 aprile 2012
Apriamo i Cantieri
Signori e Signore venite a vedere, sentire e partecipare cosa si fa e si dovrà fare affinché la speranza non ci venga negata.
Carissimi organizzatori mi piacerebbe potere raccontare all'interno di questa bellissima manifestazione la mia esperienza ai Cantieri della Zisa. Io ho vissuto i cantieri dalla loro prima presenza nel 1995 fino a dopo il 2000.
E in quei luoghi ho lavoraro come scenografo per diversi lavori di cinema e di teatro sono stato lì per il film Tano da Morire di Roberta Torre dove ho realizzato gran parte delle scenografie, e poi come scenografo e realizzatore in Sud Side Stori sempre della Torre, con gli spettacoli di Claudio Collovà come scenografo e realizzatore. Ho visto nascere lo spazio Tre Navate quello Ducrot lo Spazio Zero La Galleria Bianca, e proprio ora dove nasce Il cinema la Sala De Seta, in quel capannone ho organizzato la rassegna dei Sessanta Secondi (concorso nazionale di cortissimi dal 1994 al 2000) con Roberta Torre e Goffredo Fofi, e ho usato le enormi potenzialità che offrivano quei luoghi per usarli come set, come teatri di posa ecc.
Ho fatto cominciare molti giovani artisti che andavo a cercare all'Accademia di Belle Arti di Palermo. Ma anche moltissime altre figure professionali dal casting, alle location, alla scenografia e scenotecnia hanno lavorato con me.
Quindi mi piacerebbe avere la possibilità di raccontare questa mia esperienza alle nuove generazioni cosa era, anche se poi non lo è diventato, ma spero con questa nuova linfa lo diventerà I CANTIERI CULTURALI DELLA ZISA
A presto F. P.
Ecco il programma (in aggiornamento)
lunedì 23 aprile 2012
Guida alla Lettura - i miei preferiti
ritornando ai libri da leggere
Ieri 22 aprile 2012
Isabella Crescimanno compie gli anni
e noi di DiarioImprovviso le facciamo gli auguri
dedicando il post di oggi al suo libro
Memorie
di Isabella Crescimanno di Capodarso
i Quaderni dell'Almagesto
Collana diretta da Aurelio Pes
Fondaione Lucio Piccolo di Calanovella
per info:
Ieri 22 aprile 2012
Isabella Crescimanno compie gli anni
e noi di DiarioImprovviso le facciamo gli auguri
dedicando il post di oggi al suo libro
Memorie
di Isabella Crescimanno di Capodarso
i Quaderni dell'Almagesto
Collana diretta da Aurelio Pes
Fondaione Lucio Piccolo di Calanovella
per info:
diarioimprovviso@gmail.com
pecorainofamily@libero.it
domenica 22 aprile 2012
venerdì 20 aprile 2012
minime massime
e adesso alcune mie minime massime
In un mondo dove tutti sono qualcuno, uno che è nessuno può essere un leader
Nel mondo della globalizazzione le piccole distanze terrorizzano
Nella vita non può andare sempre tutto bene! Ma tutto male, certamente si!!!
ed anche alcune considerazioni sull'arte
Breve commento pittorico:
Bisogna avere il coraggio di chiamare le cose col proprio nome!
Scarabocchi! Scarabocchio è il suo vero nome.
Questa vera schifezza fa rimpiangere i macchiaioli.
* * *
Sull'Arredamento
L'arredamento è la volgarizzazione dell'idea artistica realizzata, quindi inutile, pacchiana, lontana dall'arte e dall'eleganza.
Le case non si costruiscono da fuori ma si scavano da dentro!Solo le forme dettate dalle necessità sono pure ed armonizzate con l'ambiente e con l'uomo.
Il formicaio esprime perfettamente l'idea "scavato da dentro"; senza che l'ambiente venga turbato, anzi migliorato, integrato e nutrito; e l'abitato diventa parte organica dell'ambiente circostante.
felixfil 2000 - 2012
giovedì 19 aprile 2012
Guida alla Lettura - i miei preferiti
scusate un po' il disordine iniziale, ma questa idea mi frulla in testa, voglio iniziare con voi una guida alla lettura.
Spero di non annoiarvi con letture impegnative e per oggi vi voglio consigliare due autori recenti che ho amato tantissimo, giocano molto sul HUMOR uno britannico e uno russo,
il primo è
Tom Hodgkinson classe 1968, scrittore e direttore della rivista The Idler (L'ozioso)
ha scritto tre deliziosi libri:i primi due che leggo e rileggo, li ho usati per superare i miei momenti difficili, per darmi coraggio e ridere sopra a tutte le difficoltà quotidiane che questo mondo di balordi saccenti ci fa subire.
L'ozio come stile di vita. titolo originale How to be idle, traduzione di Carlo Capararo - Milano - Rizzoli - 2005
La libertà come stile di vita, titolo originale How to be free, traduzione di Ilaria Katerinov - Milano - Rizzoli - 2007
Oziando si impara, titolo originale The idle parent, traduzione di Carlo Capararo - Milano - Rizzoli - 2009
il terzo non l'ho ancora comprato spesso ne regalo copie ai miei amici per i loro compleanni.
leggeteli se potete, se non potete, oziate.
L'altro autore è Sergej Dovlatov (Ufa, 3 settembre 1941 – New York, 24 agosto 1990) è stato, aimé, un giornalista e scrittore russo.
ho iniziato a leggere il primo che mi è capitato tra le mani "La Valigia" e ne sono rimasto stregato, mi divertiva la sua tragica accettazione della vita il suo profondo amore per la russia, la sua pseudo vita normale in una unione sovietica votata alla autodistruzione, la sua ironia profonda e malinconica, e il suo vivere anarchico e non schierato "ne con i buoni ne con i cattivi" diventava esemplare per me.
Sergej Dovlatov pubblicò dodici libri negli USA e in Europa durante i suoi dodici anni da emigrato. In Unione Sovietica lo scrittore divenne noto grazie alla diffusione di copie clandestine, dette "samizdat" (самиздат), e Radio Liberty. Dopo la sua morte e il dissolvimento dell'Unione Sovietica, numerose raccolte di storie brevi vennero pubblicate in Russia, rendendolo uno dei più amati scrittori russi della seconda metà del ventesimo secolo.
Le sue opere, pubblicate da Sellerio, tradotte e curate da Laura Salmon, in ordine di uscita in Italia, sono: (fonte Wikipedia e mia)
- Straniera, 1991 e nuova ed. 1999 (Inostranka - Иностранка, 1986), collana «Memoria» 430
- Compromesso, 1996 e nuova ed. 2000 (Kompromiss - Компромисс, 1981), collana «Memoria» 463, racconti sulla sua attività di giornalista in Unione Sovietica
- La valigia, 1999 (Cemodan: rasskazy - Чемодан, 1986), collana «Memoria» 449, racconti autobiografici che nascono dai ricordi evocati dagli oggetti presenti nella sua valigia di emigrante
- Noialtri, 2000 (Nasi - Наши, 1983), collana «Memoria» 487
- Regime speciale. Appunti di un sorvegliante, 2002 (Zona: zapiski nadziratelja - Зона, 1982), collana «Memoria» 535, che narra la sua esperienza da secondino nel campo militare di detenzione
- Il Parco di Puškin, 2004 (Zapovednik: povest' - Заповедник, 1983), collana «Memoria» 622
- La marcia dei solitari, 2006 (Mars odinokich - Марш одиноких, 1984), collana «Memoria» 688, raccolta di articoli pubblicati su giornale The New American
- Il libro invisibile, 2007 (Remeslo - Ремесло, 1985, prima parte: Nevidimaja kniga, 1978), collana «Memoria» 725, disavventure nel pubblicare il suo primo romanzo
- Il giornale invisibile, 2009 (Remeslo - Ремесло, 1985, seconda parte: Nevidimaja gazeta), collana «Memoria» 773, racconto dei tentativi di fondare a New York un giornale di immigrati russi
- Filiale, 2010 (Filial: zapiski veduscego - Филиал, 1990), collana «Memoria» 836, l'amore di un inviato di una radio di emigrati russi per una donna, Tasja, capitata all'improvviso a rovinare tutto.
tre di questi non potete non leggerli, La valigia, Il Parco di Puškin, Regime speciale. Appunti di un sorvegliante, solo per non esagerare
Bombardamenti a Palermo
Carissimi da oggi dedicherò un po' di attenzione alla città con alcune emblematiche immagini
che ci riportano ad un periodo storico tragico e ricchissimo al tempo stesso, il 1943, quando palermo fu investita da una delle più imponenti missioni belliche della seconda guerra mondiale da parte degli "alleati".
Molte delle tracce lasciate fino ad ora resistono, in una città come ben sapete degradata ed asfissiata, ma alcune di queste testimonianze resistono imperterrite al trascorrere del tempo.
classico esempio di fantasma cittadino - credo scappato dai Cappuccini
mercoledì 18 aprile 2012
foto di Filippo Pecoraino
questa è anche la mia città
un piccolo consiglio visitate questo blog del mio amico
Primo premio un bacio in fronte
Primo concorso a premi DIARIOIMPROVVISO 2012
sapete chi sono questi?
un bacio in fronte ai primi tre che indovineranno!
sapete chi sono questi?
un bacio in fronte ai primi tre che indovineranno!
A proposito di soldi piccioli e monetine di Petardino Petardoni
a proposito di soldi piccioli e monetine
di Petardino Petardoni
...ma fino a quando avremo in mano il contante ci potremo sentire ancora liberi. Una volta risposi a una telefonista che mi prometteva vantaggi se passavo a ...mi sembra enel gas a condizioni vantaggiose e risposi quali erano le condizioni vantaggiose? sinceramente minime ed aleatorie. Allora proposi le mie condizioni se mi volevano come cliente-acquirente, contratto gratis, 6 mesi di erogazione gratis e tariffe al netto incluse tasse 50% mento di quella di partenza- ma sta scherzando mi rispose. No, non scherzavo. Le banche così le grandi multinazionali vivono finche c'è gente che non può fare a meno di loro - Noi abbiamo armato i nostri aguzzini che come robot impazziti prendono il sopravvento su chi li ha creati. p.s. una delle ultime cose che Bossi ha detto e che Monti è uomo delle banche - forse non si sbagliava - E circa la Gabanelli, mi deprime solo vederla ho cose più importanti da fare che farmi dire da lei cosa è giusto o cosa è sbagliato - tempo perso -
di Petardino Petardoni
...ma fino a quando avremo in mano il contante ci potremo sentire ancora liberi. Una volta risposi a una telefonista che mi prometteva vantaggi se passavo a ...mi sembra enel gas a condizioni vantaggiose e risposi quali erano le condizioni vantaggiose? sinceramente minime ed aleatorie. Allora proposi le mie condizioni se mi volevano come cliente-acquirente, contratto gratis, 6 mesi di erogazione gratis e tariffe al netto incluse tasse 50% mento di quella di partenza- ma sta scherzando mi rispose. No, non scherzavo. Le banche così le grandi multinazionali vivono finche c'è gente che non può fare a meno di loro - Noi abbiamo armato i nostri aguzzini che come robot impazziti prendono il sopravvento su chi li ha creati. p.s. una delle ultime cose che Bossi ha detto e che Monti è uomo delle banche - forse non si sbagliava - E circa la Gabanelli, mi deprime solo vederla ho cose più importanti da fare che farmi dire da lei cosa è giusto o cosa è sbagliato - tempo perso -
Lo stato delle cose di Petardino Petardoni
considerazioni personali
di Petardino Petardoni
C'è poco da dire ormai sono senza lavoro da novembre 2011 - laureato e abilitato e dopo 10 anni di libera professione lascio tutto per una mia passione il cinema e la scenografia con cui ottengo buoni risultati e anche qualche successo in campo nazionale - ma ho sempre rischiato personalmente non mi sono fatto molti "amici" sono sempre stato un rompiscatole perché esigevo che il lavoro venisse fatto bene e con regole chiare e sicure per me e per chi lavorava per me (una battaglia persa in partenza ma era giusta farla) ed ora sono allo stremmo (economicamente) la mia è una famiglia della buona borghesia che ha sempre affrontato la vita con sportività, senza mai farsi i conti in tasca ed ora rischiamo di andare in bancarotta per l'IMU, ma siamo pazzi! Mi devo vendere la casa per pagare le tasse, ma sono idioti! Giuro che quel pagliaccio di Mari-e-Monti non avrà il mio scalpo, mi viene da dire. - Io e la la mia famiglia abbiamo sempre pagato tasse e gabelli e non mi va per una cattiva gestione della classe dirigente nazionale e siciliana pagarne le conseguenze.
Ma cosa ancora dobbiamo subire per essere scossi e reagire? Fino a quando la privata convenienza ci drogherà tanto da non capire. Si deve reagire immediatamente siamo al punto di non ritorno.
Noi contribuenti abbiamo il coltello dalla parte del manico, loro gli altri il "governo dei miei stivali" lobbi e banchieri italian-stile che peste li colga. Noi dobbiamo insegnare, promuovere e propagandare la la disobbedienza del non ne possiamo più, ora basta, mai PIU' un soldo.
Promuoviamo uno sciopero fiscale ad oltranza, loro hanno bisogno di noi e non noi di loro!
Si devono abbassare le tasse, si deve abbassare l'IVA in Sicilia al 10%, si deve e si può abbassare il carburante in Sicilia, e poi vediamo se in Sicilia non tornano a fiorire le imprese ci pioverebbero sopra per potere lavorare da noi, invece le piccole, medie e grandi imprese muoiono o scappano, a discapito di mega centri commerciali che come grandi aspirapolveri risucchianno le ultime energie ed ora anche l'IKEA a Palermo!
Si probabilmente è un'utopia perché ci mancano senso civico, onestà, altruismo, e soprattutto fiducia in noi stessi.
Carissimi futuri amici lettori fruitori, oggi 18 aprile 2012, nasce
DIARIOIMPROVVISO uno spazio libero per tutte le varie idee che frullano
in testa, spesso senza ordine cronologico ma che hanno bisogno di
essere espresse come immagine o come parola.
Palermo con la sua terribile bellezza è la mia musa ispiratrice
Palermo con la sua terribile bellezza è la mia musa ispiratrice
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