da Petardino Petardoni
così leggo così scrivo
Precisazione su Blog Grillo
La mafia ha tutto l’interesse a mantenere in vita le sue vittime. Le
sfrutta, le umilia, le spreme, ma le uccide solo se è necessario per
ribadire il suo dominio nel territorio. Senza vittime, senza pizzo e
senza corruzione come farebbe infatti a prosperare? La finanza
internazionale non si fa di questi problemi. Le sue vittime, gli Stati,
possono deperire e anche morire. Gli imprenditori possono suicidarsi
come in Grecia e in Italia. Spolpato uno Stato si spostano nel
successivo. Questo è il senso delle mie parole di ieri a Palermo. Honi
soit qui mal y pense
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Il Movimento 5 Stelle contro le mafie
di Dalila Nesci e Azzurra Cancelleri 30 aprile 2012
L’impegno antimafia del Movimento Cinque Stelle, soprattutto a Palermo,
è incontestabile. Siamo gli unici ad aver chiesto alla Regione
Siciliana di costituirsi parte civile in caso di rinvio a giudizio di
Raffaele Lombardo, indagato per concorso esterno in associazione
mafiosa.
Solo in seguito alla nostra iniziativa “Chiediamo i danni a cosa
nostra” la Sicilia si è dotata di una legge che obbliga la Regione a
costituirsi parte civile nei processi di mafia che coinvolgono i
pubblici amministratori. Siamo gli unici che pubblicano sul proprio
sito web i casellari giudiziali dei candidati, tutte persone al di
sopra di ogni sospetto, al contrario di altri che ostentano indagati e
addirittura arrestati.
Ancora una volta abbiamo avuto la conferma che ci sono mezzi di
“informazione” che tentano solo di denigrare il Movimento. Beppe Grillo
nei suoi interventi utilizza spesso dei paradossi ed estrapolare una
frase dal contesto è pretestuoso oltre che ridicolo: la dichiarazione
che alcuni hanno contestato, fa infatti parte di un ragionamento molto
più ampio e complesso. D’altra parte le nostre azioni parlano chiaro,
essendo certi che le mafie siano il cancro che strangola l’economia
legale e priva i cittadini di diritti e libertà.
Stiamo lottando per uno Stato che, piuttosto che limitarsi a contenere
il fenomeno mafioso, vi si opponga con tutte le sue forze. Purtroppo vi
sono parti dello Stato, i partiti in primis, che millantano un impegno
antimafia ma ancora oggi non fanno nulla per contrastare i rapporti tra
mafia e politica, candidando persone indagate e condannate anche per
reati gravi. Ancora oggi, ad esempio, non hanno preso alcuna posizione
sulla gravissima trattativa mafia-Stato, la cui verità sta oggi
emergendo solo grazie all’impegno della procure di Palermo,
Caltanissetta e Firenze.
Rivendichiamo, quindi, il nostro impegno indiscusso a difesa della
legalità, delle vittime del fenomeno mafioso e di chi vi si oppone, dai
cittadini ai magistrati.
Così il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle a margine
dell’evento in Piazza Croci a cui ha partecipato Beppe Grillo e
migliaia di cittadini palermitani.
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Nuti dà ragione a Grillo: “Frase presa fuori contesto”
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« L’altro giorno a Palermo, almeno a leggere i giornali e i commenti
sdegnati (persino di Fiorello), l’ha detta grossa: “La mafia non
uccide, lo Stato sì”. I parenti delle vittime di mafia, appositamente
fuorviati dalla disinformazione, sono insorti, e giustamente.
Se Grillo avesse davvero detto che la mafia non uccide, avrebbero avuto ragione da vendere.
Ma, per fortuna, non l’ha mai detto.
Ha azzardato un altro paradosso. Prima ha osservato che “un governo
di transizione avrebbe dovuto fermare il debito pubblico e mettere un
taglio alle pensioni d’oro, massimo 5 mila euro, e il resto investirlo
per trattenere i nostri giovani ricercatori che fuggono all’estero “.
Poi ha aggiunto: “La mafia non ha mai strangolato il proprio cliente:
gli prende il pizzo del 10%. Qui la mafia (intesa come il governo che
porta molti imprenditori e lavoratori al suicidio, ndr) strangola le
proprie vittime”.
Il senso della provocazione era chiarissimo, e lo stesso Grillo l’ha
precisato ieri sul blog per i duri di cervice: “La mafia ha tutto
l’interesse a mantenere in vita le sue vittime. Le sfrutta, le umilia,
le spreme, ma le uccide solo se è necessario per ribadire il suo
dominio nel territorio. Senza vittime, senza pizzo e senza corruzione
come farebbe infatti a prosperare? La finanza internazionale non si fa
di questi problemi. Le sue vittime, gli Stati, possono deperire e
morire. Gli imprenditori possono suicidarsi come in Grecia e in Italia.
Spolpato uno Stato, si spostano nel successivo”. Eppure ai partitanti
di destra, centro e sinistra non è parso vero di potergli dare,
oltreché del demagogo, antipolitico, fascista, nazista, anche del
mafioso. Manca soltanto piduista, ma ci arriveremo. »
Marco Travaglio
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